CENTRO GIOVANILE DON MAZZI

MISSION

Prendere il largo oggi nel mondo dei giovani è una sfida rischiosa che noi intendiamo raccogliere. Una sfida rischiosa che ci invita a prendere i giovani sul serio e valorizzarli per quanto di buono e di bello, di vero e di nobile è dentro di loro.

Ci proviamo non tanto con le strutture (che pure abbiamo e che vogliamo restituire come spazio giovane a chi le frequenterà) ma investendo in persone capaci di stare con i giovani, dare ascolto e tempo, con proposte forti, con cammini di discernimento, che li aiutino a leggersi dentro e a leggere dentro il Mistero della storia dell’uomo.

Un cammino culturale.
Noi questa cultura la vogliamo radicata nei valori del Vangelo anche se, nel nostro cammino di incontro coi giovani che hanno conosciuto esperienze più o meno prolungate di droga, di fuga dalle responsabilità, di vagabondaggio nel mondo del divertimento, del piacere, dell’essere “contro o altrove”, della devianza… anche se noi dobbiamo partire dalla loro realtà, dalle prime domande che ci pongono o non ci pongono per nulla. Nostra fatica sarà far emergere domande di senso, del per chi e del per come vivere!

Il progetto lo affidiamo allo Spirito che soffia dove vuole: contiamo sul vento della Pentecoste che spinge la nostra barca verso il Futuro, nel quale i giovani diventino protagonisti della loro vita.

Il nostro Centro nasce come servizio ai ragazzi e ai giovani della Valchiavenna.
E’ aperto ai credenti, ma guarda con occhio di privilegiata attenzione a quelli più in difficoltà, a chi con sincerità e rettitudine di cuore intende cercare ciò che unisce più di quello che divide: valori quali la pace, la ricerca del Bello e del Vero… attraverso l’arte, la parola, l’immagine, la musica, il canto, lo sport, il teatro, la danza e quanto favorisce il crescere dell’uomo e della donna, come persona e come comunità di persone.

Il metodo: ci ispiriamo a quello di don Bosco, al metodo del cuore… come anche Pascal ha indicato: “il cuore e non la ragione conduce a Dio”.
Affrontando questo cammino prevediamo alcune difficoltà: la pigrizia e la paura del nuovo, gli orizzonti ristretti del cuore e il rifiuto della fatica, il confronto con i modelli apparentemente vincenti del consumismo…così ammalianti e seducenti di fronte a proposte che ti obbligano a masticare “pan di segale”